Alta Velocità UE: Connecting Europe 2040
La Comunicazione della Commissione europea “Connecting Europe through High-Speed Rail” (COM (2025) 903 final) definisce un pacchetto coordinato di misure infrastrutturali, regolatorie, industriali e finanziarie per rendere continua e interoperabile la rete AV europea entro il 2040.
Architettura di rete e milestones temporali
La base tecnica è la TEN-T 2024, che impone connessioni AV >200 km/h tra i principali centri urbani e l’integrazione con il resto della rete, con completamento graduale al 2040. Oggi la rete AV in esercizio è pari a 12.128 km (+17% di traffico AV rispetto al 2015), concentrata in pochi Paesi; l’Europa centro-orientale resta sotto-connessa. La Commissione prevede fasi 2030–2035–2040 e il varo, entro il 2027, di Decisioni attuative di corridoio con scadenze vincolanti su tratte, tempi di viaggio, velocità e financing. Nel 2026 sono attesi: piani di lavoro dei Coordinatori TEN-T (bottlenecks e scelte di velocità di progetto più elevate) e revisione della Streamlining Directive per permessi/appalti transfrontalieri.
Tempi di percorrenza (indicativi)
La Comunicazione include una mappa di esempi di grandi risparmi di tempo tra capitali (metodologia nello SWD (2025) 960). Le stime sono indicative (orari pubblici estratti ad aprile 2025) e soggette ad aggiornamenti di rete/orario. Tra gli esempi segnalati figurano Parigi–Madrid (~6 h) e Lisbona–Madrid (~3 h) come benchmark di asse atlantico.
Interoperabilità, ERTMS e standard di sistema
Il TEN-T impone il phase-out dei sistemi nazionali a favore di ERTMS su tutta la rete TEN-T entro il 2040. I piani 2024–2025 evidenziano la necessità di triplicare la capacità produttiva europea ERTMS; la sola rete core TEN-T offre opportunità >€ 18,2 mld. Nel 2026 la Commissione adotterà un nuovo European Deployment Plan ERTMS con enforcement rafforzato, includendo collegamenti fino ai centri città e alle linee di deviazione. In parallelo: requisiti unici UE per i trainset AV e riforma delle regole su formazione e certificazione uniche dei macchinisti (operabilità su tutta la rete).
Sul versante autorizzazioni, è previsto il rafforzamento di ERA (autorizzazione veicoli, rimozione di regole nazionali ridondanti, approvazioni ERTMS trackside) e l’istituzione di un European deployment manager per l’ERTMS. Obiettivo: riduzione dei costi di ciclo innovazione e prevedibilità per la supply chain.
Capacità, instradamenti e gestione dell’offerta
Il collo di bottiglia principale per i servizi passeggeri long-distance cross-border è l’accesso a tracce attrattive. Il proposto Regolamento sul Capacity Management (COM(2023) 443) introduce pianificazione multi-annuale, allocazione e traffic management integrati, con forte coordinamento transfrontaliero e digitalizzazione; previsti capacity framework agreements per stabilità di lungo periodo e un common framework di performance management. Benefici diretti anche per merci e notturni (integrazione nei quadri orari e riduzione congestione).
Rolling stock, facilities e ticketing (abilitatori di mercato)
- Procurement RS: strumenti finanziari innovativi per nuovi entranti (garanzie di bilancio UE/Stati, ECF-InvestEU, piani nazionali/partnership), inclusi schemi AssetCo/ROSCO; divieto allo smantellamento anticoncorrenziale di materiale funzionante per favorire un mercato secondario trasparente.
- Service facilities: enforcement e rafforzamento (dal 2026) del regolamento di esecuzione su accesso non discriminatorio a stazioni, depositi, rimesse, sistemi di bigliettazione e info-passeggeri.
- Ticketing: nel 2026 iniziativa legislativa per bigliettazione multimodale/multi-operatore con rafforzamento dei diritti del passeggero su itinerari combinati; standard armonizzati per lo scambio dati.
Finanza: ordine di grandezza, strumenti e “High-Speed Rail Deal”
- € 345 mld per completare la rete AV TEN-T al 2040.
- € 546 mld nello scenario “oltre TEN-T” (≥250
km/h) con benefici netti attesi ~€ 750 mld.
Nel 2026 la Commissione prioritizza l’AV nel bando CEF e propone di raddoppiare CEF Trasporti a € 51,5 mld nel QFP 2028–2034 (di cui € 17,7 mld indicativi per mobilità militare). Dal 2014 >€ 100 mld di programmi UE alla ferrovia; BEI 2016–2024 ~€ 40 mld (infrastrutture e RS).
Per mobilitare capitale privato su progetti cross-border, la Commissione avvia entro fine 2025 una financing strategy e nel 2026 presenta un “High-Speed Rail Deal”: impegno multilaterale che dà certezza su impegni UE/nazionali e apre a modelli PPP e RAB, con esempi applicativi (ADIF AV, PPP Bordeaux–Tours, Porto–Lisbona).
Industria, R&S e sovranità tecnologica
La Commissione propone co-creazione della prossima generazione di trainset AV europei armonizzati e multi-rete, per economia di scala e time-to-market ridotti, razionalizzando componenti di segnalamento e infrastruttura. Nel 2026 Europe’s Rail JU lancerà una call dedicata; nel QFP 2028–2034 la R&S prosegue sotto Horizon Europe e Competitiveness Fund.
Misurazione e governance
Dal 2026: High-Speed Rail Scoreboard (km AV, velocità medie, volumi passeggeri, roll-out ERTMS) e tavoli su coppie di città per sbloccare ostacoli concreti (impianti di servizio, capacità, oneri d’accesso). ERA viene potenziata con una proposta di revisione del regolamento e con il deployment manager ERTMS.
Cosa significa in pratica per chi progetta/gestisce
- Ingegneria di linea: prepararsi a design speed più elevate su tratti prioritari e a nodi urbani connessi, prevedendo linee di deviazione pienamente ERTMS-compliant.
- Orari e paths: migrare a processi multi-annuali e cross-border per l’assegnazione capacità, con KPI di performance condivisi.
- Materiale rotabile: pianificare flotte multi-sistema standardizzate e strategie lease/second-hand in un contesto normativo pro-mercato (stop allo scrapping anticoncorrenziale).
- Business case: sfruttare blending CEF/cohesion/RRF/BEI + PPP/RAB; per assi strategici (p.es. atlantico), gli obiettivi di tempo di viaggio sono driver di domanda e priorità di cantiere.
Communication from the commission to the European parliament, the Council, the European economic and social committee and the committee of the regions | Connecting Europe through High-Speed Rai
La COM (2025) 903 sposta il baricentro dall’espansione nazionale a una rete transfrontaliera realmente interoperabile, misurata in tempi di viaggio tra poli europei e sostenuta da standard comuni, regole e finanza allineate lungo l’intero ciclo (progetto → autorizzazione → esercizio → servizi). Per gli operatori e i gestori, il messaggio è chiaro: scalare, standardizzare, coordinare.










