Dati biometrici: rischi, benefici e possibili pregiudizi

 


L'Information Commissioner's Office (ICO) ha lanciato un alerta alle aziende che impiegano tecnologie di analisi biometrica del comportamento, invitandole a valutare i rischi prima di implementare tali sistemi. In questo contesto, ha pubblicato uno rapporto, sui rischi, i benefici, il contesto legale e terminologia in relazione alle tecnologie biometriche.

Il rapporto “Biometrics: Insight” illustra le potenzialità offerte dalle tecnologie biometriche, come ad esempio, oltre agli usi più classici: monitoraggio dell'attenzione visiva, misurazione antropometrica o dei vasi sanguigni per identificare una persona, la misurazione della frequenza cardiaca o degli impulsi elettrici nel cervello per creare modelli unici, l'analisi olfattometria (odori), ecc.

Va ricordato che la biometria non serve solo per l'identificazione o l'autenticazione, ma anche per la classificazione e l'analisi comportamentale; quindi, gli algoritmi non sufficientemente sviluppati per rilevare i segnali emotivi sono a rischio di pregiudizi sistemici, imprecisione e persino discriminazione.

Nota: L'Information Commissioner's Office (ICO), è l'autorità indipendente del Regno Unito, che riferisce direttamente al parlamento ed è finanziato dal Dipartimento di Giustizia, istituita per difendere i diritti all'informazione nell'interesse pubblico, promuovendo l'apertura da parte degli enti pubblici ed il rispetto della privacy dei dati per gli individui.. 

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Nota: Le opinioni e i pareri espressi sono esclusivamente quelli dell'autore, che non è responsabile dell'accuratezza delle informazioni fornite, raccolte, da fonti terze.   

 

 

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